Gli esperti SEO conoscono la fatica necessaria per posizionare una pagina in alto nei risultati di ricerca e, quando questi sforzi non sono premiati, è sempre frustrante.
Ma quali possono essere le cause che si celano dietro a una pagina che fatica a raggiungere i risultati sperati? I motivi, in realtà, possono essere svariati.  Oggi ci occuperemo di analizzare una delle possibili ragioni, ovvero la cannibalizzazione delle keywords.
Si tratta di una criticità che è riscontrabile nel momento in cui si gestisce un sito particolarmente ricco di contenuti in cui si creano, o esistono, pagine che competono tra loro per la stessa keyword rischiando di compromettere il rendimento dell’intero dominio.
Nello specifico, quando si verifica questa situazione il motivo è riconducibile al fatto che sono presenti all’interno del sito degli url che vanno in competizione per le stesse parole chiave: di fronte a questa situazione gli spider di Google, ovvero i software addetti alla scansione delle pagine dei siti web, non riescono a individuare quale contenuto posizionare più in alto nella SERP per quella determinata query.
Questa spiacevole situazione va contro le best practices finalizzate ad incrementare la visibilità dei siti web sui motori di ricerca: infatti, per premiare gli sforzi, Google si aspetta di trovare contenuti che siano univoci e originali. Nel momento in cui questa condizione non si verifica si potrebbe incorrere in rischi quali la perdita di traffico, di indicizzazione, di autorità del dominio o di posizionamento di pagine errate nella SERP.

Prevenire la cannibalizzazione delle parole chiave

Per prevenire che si verifichi la “cannibalizzazionedelle keywords – ed evitare che Google privilegi o posizioni pagine “sbagliate” e meno efficienti rispetto alla strategia voluta inizialmente – ci sono alcune best practices da poter mettere in pratica:

  1. Analisi degli intenti di ricerca degli utenti: questa fase è fondamentale per studiare i risultati che compongono la SERP, per analizzare il page title e la meta-descrizione, oltre che per capire il contenuto proposto dai competitors.
  2. Analisi dell’alberatura del sito web: quest’attività consente di avere visivamente chiari i potenziali contenuti duplicati che potrebbero causare la cannibalizzazione.
  3. Definizione di un piano editoriale: questo strumento di marketing permette di stabilire le date e le modalità di pubblicazione dei contenuti per avere sempre sotto controllo ciò che verrà pubblicato e diminuire le probabilità di generare contenuti duplicati.

Come risolvere la cannibalizzazione delle keywords

Per risolvere il problema di cannibalizzazione delle keywords esistono diverse strade da percorrere, di seguito puoi scoprirne alcune:

  1. Redirect 301: la prima soluzione è quella di reindirizzare le pagine in competizione tra loro a quella che consideriamo la più strategica per il nostro business.
  2. Implementare il Rel Canonical: questa soluzione permette di dare indicazioni nette ed inequivocabili a Google su quale contenuto privilegiare nei risultati di ricerca.
  3. Accorpare i contenuti: questo escamotage è utile nel momento in cui consideri tutti i contenuti ugualmente importanti e vuoi continuare a sfruttare le loro potenzialità.
  4. Eliminazione dei contenuti: la cancellazione dei contenuti – nel momento in cui ti rendi conto che il contenuto da cancellare non aggiunge nulla al contenuto principale – può rappresentare un’ulteriore soluzione da prendere in considerazione.

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